Scopo e Obiettivi Questa lettera è una delle più personali dell’apostolo, più di 120 volte usa il pronome io; la più spontanea e la più affettuosa, nessuna struttura rigida e poi una dozzina di volte usa i termini fratelli, miei cari. Le notizie si alternano costantemente con le esortazioni. Il suo tema è stato riassunto in due parole: mi rallegro, rallegratevi (gioia e rallegrarsi si ripetono 60 volte), testimonianza eloquente del trionfo della fede sull’avversità, dato che questa lettera è stata scritta da un carcerato. Contiene comunque un documento teologico importante sulla cristologia della chiesa primitiva: l’inno che parla della preesistenza eterna, dell’incarnazione e della glorificazione del Figlio di Dio... (66 in Uno - A. Kuen - EUN) ...Filippi era una colonia romana, sulla via Egnazia, la famosa arteria che dal Mar Adriatico portava in Oriente. Vi risiedevano come colonizzatori quei legionari che avevano combattuto, al seguito di Ottaviano, le grandi battaglie (42 a.C.), prima contro Bruto e Cassio e poi contro Antonio, suo precedente alleato. I coloni andavano fieri dei loro diritti e privilegi ed erano molto fedeli all’autorità romana. A Filippi, come in tutta la provincia della Macedonia, le donne erano tenute molto in considerazione. Esse prendevano parte attiva alla vita pubblica ed agli affari economici, situazione questa che si rifletteva anche nella chiesa (4:3). Alcune di esse, quali Evodia e Sintiche, non andavano sempre d’accordo fra di loro (4:2). Fu la prima chiesa europea, fondata da Paolo intorno al 51, durante la prima parte del suo secondo viaggio missionario (Atti 16:12-40). Fra i convertiti vi furono Lidia ed il carceriere... (Viaggiando con Paolo - A. Caprino - EUN)