GDA113 – Re e Cronache
Scopo e Obiettivi
I due libri dei Re anticamente ne formavano uno solo. I Settanta l’hanno diviso in due riallacciandoli ai libri di Samuele… La loro divisione è stata seguita dalla Volgata e poi dalla Bibbia ebraica (1448), che classifica questi libri tra i “profeti anteriori”. Il nome attuale si giustifica per l’importanza preminente data ai re di Israele e di Giuda: la loro attitudine verso Dio determina quella del loro popolo e la prosperità generale della nazione.
I libri delle Cronache nella Bibbia ebraica si chiamano: Parole (atti, affari, avvenimenti) dei giorni o degli anni, cioè i fatti e i gesti annotati giorno per giorno; quindi possiamo considerarli come degli annali. I Settanta, che l’hanno diviso in due (come quello dei Re), l’hanno chiamato Paralipomenon (le Omissioni) supponendo che l’autore volesse semplicemente completare gli altri libri storici. Questo nome di Paralipomeni è stato accettato da certe Bibbie francesi. Gerolamo ha attribuito a questi libri il nome di “Cronache di tutta la storia santa”.
Il canone ebraico li classifica prima dei Salmi, riconoscendo il loro carattere più religioso che storico. Al tempo di Cristo venivano dopo Esdra e Neemia, come ultimi libri della Bibbia, costituendo con essi un sommario di tutta la storia… (Da Sessantasei in Uno – A. Kuen – EUN)
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